GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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DiRedazione

Dic 5, 2020

Istituita nel 1999, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare
l’opinione pubblica su questa piaga sociale .

Scritto da : Anna Maria Ferrara

Il 25 novembre u.s. è stata celebrata la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne istituita nel 1999, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare l’opinione
pubblica su questa piaga sociale. Purtroppo a tutt’oggi la curva dei femminicidi nel nostro Paese e nel
mondo non si è fermata, la piaga della violenza sulle donne, continua ancora inesorabilmente e
spietatamente a mietere numerose vittime innocenti.

La risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999
« I diritti fondamentali delle donne fanno parte inalienabilmente, integralmente e indissociabilmente dei
diritti universali della persona », recita nel preambolo al settimo considerando la risoluzione numero
54/134 del 17 dicembre 1999 dell’Assemblea Generale della Nazioni Unite, ed invita per il 25 novembre i
governi, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni non governative ad organizzare attività volte a
sensibilizzare l’opinione pubblica con manifestazioni ed iniziative sul tema della violenza contro le donne.
La data del 25 novembre scelta appositamente in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal
avvenuto perché nel 1960 si opposero al dittatore dominicano Rafael Leonidas Trujillo. Le tre donne,
Patria Mercede, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa, mentre andavano a trovare i loro
mariti in prigione, furono fermate dalla polizia segreta: torturate, massacrate, strangolate, poi caricate a
bordo della loro auto e infine gettate in un precipizio per simulare un incidente.

Aumento della violenza sulle donne a causa della pandemia del Covid-19
La pandemia del Covid-19 ha inciso in maniera macroscopica sull’aumento della violenza sulle donne a
livello domestico e mondiale, a causa dell’esacerbarsi dei principali fattori di rischio, tra cui carenza di
cibo, disoccupazione, insicurezza economica, chiusure scolastiche, massicci flussi migratori e la minaccia
di disordini civili. Sono aumentati gli atti di violenza contro donne e ragazze, in particolare le
manifestazioni fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche della violenza domestica alimentata
dall’insicurezza economica nelle famiglie, e dalle condizioni di vita disagiate. A peggiorare la situazione
hanno influito anche le misure di reclusione e isolamento sociale, le chiusure scolastiche, necessariamente
implemente dai governi per arginare e contenere la pandemia, ma che purtroppo hanno generato la
chiusura di molti settori economici con la conseguente perdita del lavoro da parte dei lavoratori e il
contestuale peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie .

La raccolta dei dati strumento fondamentale per la comprenzione del fenomeno
La raccolta dei dati costituisce uno strumento fondamentale per capire e studiare il perché le pandemie
come il COVID-19 possono provocare un aumento della violenza sulle donne e le ragazze. L’analisi dei
dati può aiutare a identificare i fattori di rischio, quali sono e come funzionano i servizi per le donne
sopravvissute alla violenza, come avviene l’accesso delle donne a tali servizi, se la ricerca di aiuto da
fonti formali e informali è semplice o difficoltosa, e quali nuove esigenze a breve a medio o lungo
termine sorgono e diventano necessarie per sostenere le donne che hanno subito la violenza .                                                              La raccolta dei dati strumento fondamentale per la comprenzione del fenomeno
La raccolta dei dati costituisce uno strumento fondamentale per capire e studiare il perché le pandemie
come il COVID-19 possono provocare un aumento della violenza sulle donne e le ragazze. L’analisi dei
dati può aiutare a identificare i fattori di rischio, quali sono e come funzionano i servizi per le donne
sopravvissute alla violenza, come avviene l’accesso delle donne a tali servizi, se la ricerca di aiuto da
fonti formali e informali è semplice o difficoltosa, e quali nuove esigenze a breve a medio o lungo
termine sorgono e diventano necessarie per sostenere le donne che hanno subito la violenza .

Violence against women and girls data collection during COVID-19
Ecco perchè l’ UN Women l’Organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alla Parità di genere e
all’emancipazione delle donne e World Health Organization ovvero l’OMS l’ Organizzazione mondiale
della Sanità, hanno elaborato congiuntamente un documento dal titolo:« Violence Against Women and
Girls Data Collection during COVID-19 », un atto di indirizzo che riassume i principi e le
raccomandazioni per coloro che intendono intraprendere la raccolta di dati sull’impatto del COVID-19
sulla violenza contro donne e ragazze. Il documento sviluppato nell’ambito del programma congiunto
globale tra UN Women, World Health Organization (WHO) United Nations Population Fund (UNFPA);
United Nations Statistics Division (UNSD) and United Nations Children’s Fund (UNICEF) Global Joint
Programme dal titolo: « Strengthening methodologies and measurement and building national
capacities for violence against women data », ovvero rafforzare le metodologie e la misurazione e
sviluppare capacità nazionali per i dati sulla violenza contro le donne , integra il documento di UN Women
« COVID-19 and violence against women and girls» e il documento dell’OMS « COVID-19 and
violence against women » , che troverete in lingua francese, inglese, arabo, spagnolo, russo e turco al
sito:https://www.unwomen.org/en/digital-library/publications/2020/04/issue-brief-violence-against-
women-and-girls-data-collection-during-covid-19.

                                        Fonte : In Focus: 16 Days of Activism against Gender-based Violence – https://www.unwomen.org/en

« Orange the World: Fund, Respond, Warn, Collect! »                                                                                                                         Anche quest’anno UN Women l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nonostante la crisi generata dalla
pandemia del Covid19, ha lanciato la campagna per sostenere le donne e le ragazze vittime di violenza in
tutto il mondo . La campagna sostenuta da cittadini e organizzazioni in tutto il mondo per promuovere la
prevenzione e l’eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze si svolgerà nell’arco di 16 giorni
dal 25 novembre al 10 dicembre, ed il tema globale per il 2020 è : « Orange the World: Fund,
Respond, Warn, Collect!», ovvero « Colora il mondo di arancio : finanzia, intervieni, previeni,
riscuoti! » . La campagna ideata nel 1991 dal primo istituto per la leadership mondiale delle donne the
Global Women Leadership Institute coordinato dal Centro per la leadership mondiale delle donne il
Center for Women’s Global Leadership, collega a due importanti ricorrenze: il 25 novembre, giornata
internazionale sulla violenza contro le donne e il 10 dicembre dedicata alla giornata internazionale per i
diritti umani. Il colore arancione farà da sfondo alla campagna: edifici e luoghi simbolici del mondo
saranno illuminati o decorati in arancione .Si può aderire alla campagna delle Nazioni Unite, condividendo
fotografie, video e messaggi sui social e utilizzando gli hashtags #Orangezlemonde, #16Jours et
#GénérationÉgalité. Ulteriori notizie al sito: https://www.unwomen.org/en/news/in-focus/end-violence-
against-women.

L’ UN Women – Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne
The United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women o UN Women ovvero
Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne , è un ente delle
Nazioni Unite creato nel luglio 2010, e divenuto operativo nel gennaio del 2011. UN Women lavora per
favorire il processo di crescita e sviluppo della condizione delle donne e della loro partecipazione pubblica
a livello globale. UN Women sostiene gli Stati membri delle Nazioni Unite mentre stabiliscono standard
globali per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, collabora con i governi e la società civile per
progettare leggi, politiche, programmi e servizi necessari per garantire che gli standard siano
effettivamente implementati e vadano veramente a beneficio di donne e ragazze in tutto il mondo. Lavora a
livello globale per rendere la visione degli obiettivi di sviluppo sostenibile una realtà per donne e ragazze e
sostiene la partecipazione paritaria delle donne in tutti gli aspetti della vita.

Il report del Ministero dell ‘Interno
Purtroppo il numero delle vittime di violenza sulle donne è ancora molto alto, soprattutto se consideriamo
che in molti casi le violenze non vengono denunciate. Un prezioso contributo all’indagine sul fenomeno è
dato dal report pubblicato nel mese di luglio u.s. dal Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica
Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio Analisi Criminali, dal titolo: «Violenza
di genere ed omicidi volontari con vittime donne gennaio – giugno 2020 ». Lo studio , in ottica comparata
con l’anno 2019, analizza il numero ed il trend dei reati riconducibili alla violenza di genere nel periodo
compreso tra gennaio e giugno 2020, e focalizza l’attenzione sui c.d. reati spia della violenza di genere
quali : atti persecutori (art. 612 bis c.p.), maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) e
violenze sessuali (art. 609 bis, 609 ter, e 609 octies c.p.). La pubblicazione, evidenzia, inoltre, che nei
primi sei mesi del 2020 il numero degli omicidi, in Italia è diminuito ma è aumentato quello dei
femminicidi. Le donne uccise nel primo semestre del 2020 sono state 59 e, mentre nel 2019 costituivano
il 35% degli omicidi totali, quest’anno l’incidenza delle stesse si attesta al 45%.

Fonte: Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio Analisi Criminali, dal titolo: «Violenza di genere ed omicidi volontari con vittime donne gennaio – giugno 2020 ».

Il servizio pubblico del 1522, un numero gratuito e attivo 24 h su 24
Ad accogliere le richieste di aiuto ed offrire sostegno alle donne e ragazze vittime di violenza e di
stalking in Italia, sono le operatrici specializzate del servizio pubblico del numero telefonico 1522
gratuito, che indirizzano le vittime, prontamente , verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti
sul territorio nazionale. Il servizio istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento
per le pari opportunita con l’art. 12 della legge del 23 aprile 2009, n. 38 dal titolo : « Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di
sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonchè in tema di atti persecutori » , pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2009, è attivo 24 h su 24 e disponibile nelle lingue italiano,
inglese, francese, spagnolo e arabo. Oggi piu’ che mai il numero di pubblica utilità 1522 costituisce un
importante strumento di prima assistenza psicologica e giuridica in grado di rispondere prontamente, nei
casi di urgenza e su richiesta della persona offesa, alle forze dell’ordine competenti gli atti persecutori
segnalati ».

Fonte: tratto da «Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522 » -ttps://www.istat.it/it/archivio/242841

Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522
L’Istat l’Istituto Nazionale di Statistica ha condotto diverse analisi dei dati contenuti nel dataset del
numero verde 1522, precisamente nel periodo compreso tra il 1° marzo al aprile 2020, tra marzo e giugno
u.s., e nel periodo compreso tra marzo e ottobre u.s. , quest’ultimo pubblicato il 25 novembre scorso. Le
analisi hanno fornito indicazioni concrete sull’evoluzione del fenomeno nel corso del lockdown, e
soprattutto del trend delle richieste di aiuto. Le telefonate valide al 1522 durante il lockdown sono state
5.031 , il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono state 2.013
(+59%). Il numero delle chiamate valide sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e
ottobre 2020 è considerevolmente cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+71,7%),
passando da 13.424 a 23.071. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è triplicata e da 829 è passata
a 3.347 messaggi. L’analisi ha evidenziato, inoltre, che le chiamate per la “richiesta di aiuto da parte delle
vittime di violenza” e le “segnalazioni per casi di violenza” sono raddoppiate e che insieme rappresentano
il 45,8% delle chiamate valide (in totale 10.577). Sono aumentate anche le chiamate per avere
informazioni sui Centri Anti Violenza (+65,7%).

In ogni caso, che non sia solo il 25 novembre la giornata per ricordare la violenza sulle donne ma sia
ricordata tutti i giorni dell’anno!

Fonti:

  • Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia
    Criminale – Servizio Analisi Criminali, dal titolo: «Violenza di genere ed omicidi volontari con
    vittime donne gennaio – giugno 2020 »;
  • Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522 Testo integrale e nota
    metodologica;
  • United Nations Secretary-General’s Campaign UNiTE by 2030 to End Violence against Women 16
    Days of Activism against Gender Based Violence 25th November – 10 December 2020 – Concept
    Note for engagement
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