“Requiem per le vittime della mafia”

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Legalità e arte insieme  per non dimenticare mai le  terribili stragi che hanno segnato la nostra storia  nella speranza di vivere  ” in un mondo dove tutti suonano e cantano”.

Scritto da Maria Concetta Cefalu’

Il ” Requiem per le vittime della mafia” eseguito al teatro Massimo di Palermo gremito di giovani studenti , autorità e forze dell’ordine ha concluso la fase finale della giornata dedicata al trentennale delle stragi mafiose del 1992, in cui furono assassinati i Giudici  Giovanni Falcone e  Paolo Borsellino,  il Generale Dalla Chiesa, le mogli di Dalla Chiesa e Falcone e gli uomini delle loro scorte. Il Requiem fu eseguito per la prima volta nella Cattedrale di Palermo il 7 marzo 1993 , in occasione del primo anniversario della strage di Capaci, poi al Conservatorio di Bari nei mesi scorsi   e sabato 12 novembre u.s. al teatro Massimo di Palermo. Il concerto è stato trasmesso in diretta streaming sulla WebTV del Teatro.

I Presenti
Presenti all’evento il Ministro Carlo Nordio , il Sindaco della città di Palermo Roberto La Galla, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia, Maria Federica Giuliani Assessora alla cultura della memoria e della legalità del Comune di Firenze , il Sovrintendente, Direttore artistico e compositore Marco Betta, oltre 1.200 studenti di tutta la Sicilia, autorità civili, religiose e militari della città. Gli organizzatori della commemorazione delle stragi hanno espresso la volontà di ripetere la giornata ogni anno in una diversa città d’Italia , e per il 2023 è stata scelta la città di Firenze, dove nel 1993 avvenne la strage dei Georgofili. Tra i presenti, a prendere idealmente il testimone Maria Federica Giuliani Assessora alla cultura della memoria e della legalità del Comune di Firenze , che ha portato i saluti del Sindaco di Firenze Dario Nardella. A  presentare l’evento la bravissima giornalista Elvira Terranova , cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana , e premiata con medaglia al valor civile della Regione siciliana per il suo impegno umanitario .

Il “Requiem per le vittime della mafia”
Il testo del Requiem fu scritto da Vincenzo Consolo che tradusse in italiano le parti della classica liturgia latina dei defunti, mentre la musica è opera dei compositori : Lorenzo Ferrero , Carlo Galante , Paolo Arcà , Matteo D’Amico , Giovanni Sollima, Marco Betta e Marco Tutino . Sul palco il Maestro del Coro Salvatore Punturo, la Soprano Desirée Rancatore, il Tenore Giulio Pelligra, il Mezzosoprano Raffaella Lupinacci, il Basso Roberto Scandiuzzi, con la partecipazione dell’ Orchestra e Coro del Teatro Massimo. Superba la direzione di Alessandro Cadario diplomato in violino, laureato in direzione di coro e in composizione. Ha compiuto gli studi di direzione d’orchestra con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Milano, e perfezionato presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

 

Il Sindaco
Roberto La Galla Sindaco e Presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo ha affermato che : “abbiamo immaginato che il requiem costituisce il filo della memoria che attraversa l’Italia e alcune tappe importanti del nostro paese e tra queste Palermo per la sua storia meravigliosa e di nobili tradizioni. Oggi si è indissolubilmente legato al nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la storia alta, la migliore capacità espressiva di questa città e della magistratura italiana, ed io come Sindaco sono particolarmente orgoglioso che questo segno resti e resti per sempre qui a Palermo, esattamente come monito e forte raccomandazione non solo per tutti noi , a partire dalle istituzioni, ma proprio per quei giovani che questa sera sono con noi in questa giornata importante che ricorderanno, e dovranno ricordare anche quello che è scritto sul frontone del Teatro Massimo: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire“.
Il nostro avvenire sono i giovani, ma quell’avvenire si forma oggi attraverso la cultura, attraverso la scuola, attraverso l’istruzione per essere buoni cittadini del domani e per fare questo noi abbiamo bisogno di testimoniare impegno e volontà di migliorare la nostra società e di non smettere la narrazione importante che è il racconto del sacrificio, che è il racconto di una storia spesso tragica di questa nazione, ma proprio perchè bagnata dal sague assolutamente da raccontare, da consegnare come eredità preziosa ai nostri figli ed ai nostri nipoti “.

Il Sovrintendente e Direttore Artistico
Marco Betta Sovrintendente e Direttore Artistico e compositore ha affermato che:
” grazie a Bari che ha riproposto il requiem e adesso è tornato a Palermo,  per me una grande emozione vedere questo pubblico e tutti gli studenti e  l’orchestra , il coro, i solisti tutti insieme e credo che il requiem che rinasce porti con se questa parola importante che è ” insieme” perché loro suonano e cantano insieme, quello che gli artisti stasera faranno mi auguro diventasse un modo di vivere per tutti poiché è bello potere vivere ” in un mondo dove tutti suonano e cantano”.

Applausi, grande emozione e commozione, un requiem che racchiude speranza, rabbia, desiderio di giustizia, di libertà,  desiderio di  pace ” nulla nessuno rimane impunito” . Una rappresentazione toccante e coinvolgente , magistrale che scuote le coscienze, gli animi  come il rimbombare ritmico ,  puntuale, secco e vibrante  dei timpani  dell’orchestra  suonati dai due battenti . Il Requiem ci  lascia un messaggio tangibile  di giustizia divina e contestuale speranza  di un mondo migliore per le generazioni future.

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