“Città delle donne” Ragusa è il primo comune della Sicilia che aderisce al progetto degli Stati Generali delle donne

Questo articolo è già stato letto 152 volte

Scritto da: Maria Concetta Cefalu’

La citta di Ragusa è il primo Comune Siciliano che ha aderito al progetto degli Stati Generali delle Donne ” citta delle donne” con delibera G.M. n. 343 del 24 agosto 2023. Una grande conquista opera del Sindaco Peppe Cassì , dell’Assessora Elvira Adamo e di Lisa Iudice Presidente della Casa delle donne di Ragusa.

Il Sindaco Peppe Cassì ha dichiarato :
Non abbiamo ancora imparato.
A leggere certe notizie agghiaccianti, a sentire certi commenti deprimenti, non abbiamo ancora imparato, nel 2023, a fare nostra una cultura a tutela delle donne, inclusiva, libera da discriminazioni e pregiudizi, capace di valorizzare la pluralità. Cambiare le cose è un impegno di tutti ed è dovere di chi amministra dare l’esempio. Per questo nei giorni scorsi il Comune di Ragusa ha aderito al progetto della Rete nazionale gli ‘Stati Generali delle Donne’ diventando ‘Città delle Donne’. Proposto durante Matera Capitale Europea della Cultura, rappresenta una rete nazionale che unisce 250 Comuni per promuovere educazione, informazione e formazione. Aderire è un atto simbolico? Anche, ma non solo. Perché abbiamo purtroppo visto come i simboli, da soli, non bastino. Serve produrre una cultura sana, serve una narrazione diversa dei generi e delle diversità. Ragusa farà quindi la sua parte: nelle prossime settimane, con il coordinamento della ‘Casa delle Donne di Ragusa’, indicata come referente territoriale dagli ‘Stati generali delle donne’, porteremo a sintesi i colloqui già avviati con molte organizzazioni del territorio, e ne avvieremo altri, per definire un programma articolato, che sarà via via condiviso e comunicato” .

Il progetto ” Città delle donne”
Il progetto ” Città delle donne” degli Stati Generali delle donne nasce il 24 e 25 gennaio del 2019 a Matera, in occasione del congresso nazionale degli Stati Generali delle donne. Il progetto vuole essere uno strumento di unione per creare una rete nazionale che unisca grandi città e piccoli paesi , accomunati dagli stessi obiettivi di favorire l’integrazione delle donne e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società.
I Comuni della Sicilia interessati all’adesione al progetto potranno rivolgersi alla :
Dott.ssa Maria Concetta Cefalu’
cell. n. 3278345350
Responsabile Regionale della Sicilia e
Responsabile per le Relazioni Internazionali
e i Rapporti con l’Unione Europea

Gli Stati Generali delle Donne
Gli Stati Generali delle Donne sono un coordinamento permanente che, iniziato nel 2014, è diventato un interlocutore autorevole per le Istituzioni che operano nell’ambito delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola, della formazione, della pace e del dialogo, del ben vivere, dello sviluppo a livello Nazionale ed internazionale. Gli Stati Generali delle donne sono la voce autorevole delle tantissime donne impegnate nella trasformazione del nostro Paese.
Responsabile Nazionale degli Stati generali delle Donne è la dott.ssa Isa Maggi che si occupa di lavoro femminile, imprese femminili, empowerment delle donne e gender mainstreaming ed è titolare, tra gli altri, e ideatrice del progetto “panchina rossa ” contro la violenza sulle donne .
Il progetto degli Stati Generali delle donne : “Le Città delle Donne”, è rivolto alle amministrazioni locali italiane, in grado di raggiungere tre importanti obiettivi:
• ampia e capillare diffusione di una cultura di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità;
• realizzare azioni positive per dare concretezza agli intenti qui espressi e di darne ampia diffusione;
• essere di supporto ai soggetti coinvolti mettendo a disposizione le risorse e le competenze presenti all’interno degli Stati Generali delle Donne.
Creare la rete delle Città delle Donne, significa aderire ad un protocollo, firmare una delibera e rendere la città ” città delle donne”, per dare energia alla socialità urbana e incentivare la creatività e l’innovazione , per dare uno spazio concreto alle donne.

Creare la rete delle città delle donne  significa :

• Sensibilizzare a tutti i livelli di governo alle politiche di gender mainstreaming, incoraggiare, supportare e favorire l’integrazione delle donne, aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società;
• Eliminare la discriminazione nella valutazione del merito e migliorare i criteri di selezione dei profili professionali per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e ai fini delle progressioni di carriera;
• Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza sulle donne, attivare risorse adeguate per finanziare interventi pluriennali sistematici per la protezione e l’integrazione sociale delle vittime;
• Costruire una nuova economia declinata pienamente anche al femminile, immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile centrato sui principi e i valori della sostenibilità e della solidarietà;
• Educare al rispetto, all’accettazione dell’altro/a, all’affettività a partire dalla scuola materna per innescare la propensione al cambiamento, cancellare pregiudizi e stereotipi di genere e culturali;
• Ricostruire le Città e i Paesi perché siano più vivibili, sostenibili, accessibili, sicuri, flessibili, aperti, solidali, capaci di accogliere e prendere anche le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne;
• Creare un luogo privilegiato di conservazione e promozione dei saperi femminili, una biblioteca di genere che è memoria, storia e cultura delle donne.

E’ compito anche delle amministrazioni locali sensibilizzare ed attenzionare la società civile sulle istanze che provengono dal mondo femminile e rendere visibile un rinnovato impegno a favore della parità tra donne e uomini, finalizzato ad attuare azioni positive azioni progettuali in vari campi d’azione.
Sono obiettivi ambiziosi, ma di grande equità sociale, insieme ce la faremo.

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *