Scritto da : Redazione
“Detto per inciso”, dal 13 al 26 maggio la bipersonale di Antonio Ligabue e Carlo Carrà. Il “Centro d’arte Raffaello” condivide con la città di Palermo un tesoro di inestimabile valore in occasione della “Settimana delle Culture”.
“Detto per inciso” è il titolo della bipersonale a cura del critico d’arte Giuseppe Carli dedicata ad Antonio Ligabue e Carlo Carrà, due capisaldi del panorama artistico del ventesimo secolo. Il nuovo ed importante appuntamento per il “Centro d’arte Raffaello” diretto da Sabrina Di Gesaro, ospiterà l’esposizione dal 13 al 26 maggio nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/e. L’inaugurazione si terrà oggi , sabato 13 maggio, a partire dalle 18:00 alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e del consigliere comunale Antonio Rini. L’evento si caratterizza anche per la dimensione istituzionale: “Detto per inciso”, infatti, è inserita nel calendario della dodicesima edizione del Festival “Settimana delle Culture Palermo 2023”. La mostra è una collezione, raccolta nel corso di tanti anni di attività, composta da dieci incisioni a punta secca di Antonio Ligabue, tutte realizzate tra il 1960 e il 1966, e otto incisioni a punta secca di Carlo Carrà, risalenti all’arco temporale compreso tra il 1922 e il 1924. Essa comprende inoltre otto disegni, sempre di Carlo Carrà, che si collocano tra il 1927 e il 1945. Opere prestigiose, pubblicate in svariati cataloghi, pressoché esaurite, edite con tirature limitate, numerate e firmate dagli stessi artisti.
foto : La casa dell’amore di Carlo Carrà
“Mettere a confronto due artisti del calibro di Carlo Carrà e Antonio Ligabue “– commenta il curatore Giuseppe Carli – “ è come cogliere l’essenza del concetto filosofico cinese di Yin e Yang, una continua dualità che non rappresenta la netta divisione bensì la necessità di contaminazione”.
“Nessuna cosa “– spiega il critico d’arte – “può essere completamente Yin o Yang : essa contiene il seme per il proprio opposto”.
Così nasce la volontà di accostare questi due Maestri del Novecento europeo che si sono distinti e affermati proprio grazie all’invenzione di un nuovo linguaggio in pittura e scultura ma, non di meno, nei bozzetti, nei disegni e nelle incisioni, ed è proprio nelle opere grafiche che si riesce a rintracciare il loro comune denominatore. “Traducendo e parafrasando i segni incisi di Carlo Carrà e Antonio Ligabue ” – sottolinea Giuseppe Carli – ” è possibile dedurre che gli elementi loro comuni sono la visione del nuovo, unica esigenza impellente nella loro arte, e la consapevolezza del ricambio compulsivo: ovvero, quell’istanza di sostituzione che necessita, per entrambi, di un aspetto fresco e sempre attuale che lasci un segno indelebile”.
Foto : lotta di cervi di Antonio Ligabue
“Un agire progressivo che li porta, seppur con vite molte diverse “– conclude –” a uno stesso percorso costellato dall’ossessione e dalla sublimazione verso il proprio lavoro, che, come il canto silenzioso di un’anima, si eleva per lambire l’ignoto e afferrare il senso più spirituale dell’arte, a testimonianza di quello stato di grazia che pervade tutta la loro caparbia ispirazione, rendendoli unici”.
“Antonio Ligabue e Carlo Carrà, protagonisti della mostra ” – osserva la dottoressa Sabrina Di Gesaro – ” sono accomunati dal segno, dal tratto incisorio e da una tecnica capace di offrire, attraverso un preciso linguaggio, un assaggio dell’immaginazione ricca e della bravura tecnica degli artisti”.
“In varie maniere “– prosegue il direttore artistico della galleria –” le opere rappresentano lo spirito del ventesimo secolo, un tempo di cambiamento e di grande fermento culturale e artistico”.
“Le opere” – aggiunge – ” sono al tempo stesso audaci, energiche e fantastiche e dimostrano la maestria di Antonio Ligabue e Carlo Carrà nell’uso delle linee, delle forme e del tratto incisorio”.
Opere che il “Centro d’arte Raffaello” ha il privilegio di annoverare tra i propri fiori all’occhiello della collezione più privata: gioielli da custodire gelosamente.
“Si tratta “ – conclude Sabrina Di Gesaro –” di un patrimonio artistico che ho voluto estendere a una platea più ampia, condividendolo con la città di Palermo in occasione della ‘ Settimana delle Culture’: le incisioni sono straordinarie e rappresentano una testimonianza della creatività, delle abilità e delle visioni dei due Maestri, un testamento artistico da preservare e mostrare con orgoglio”.
Ad allietare gli ospiti nel giorno dell’inaugurazione, la voce di Toni Piscopo e la chitarra di Marco Grillo con “American Standards” e il cocktail di benvenuto organizzato da Treska cibo e convivio.
“Detto per inciso”, pubblicata sul catalogo Edity Edizioni, sarà disponibile anche nella piattaforma raffaellogalleria.com nella sezione dedicata, dal titolo “Mostra in corso”.
L’esposizione rimarrà fruibile sino al prossimo venerdì 26 maggio, da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30.
Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi.
Ingresso libero e gratuito.