ANIMAPHIX : nuovi Linguaggi Contemporanei Film Festival 2023

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Scritto da: Redazione

Animaphix : nuovi linguaggi contemporanei Film Festival  2023 è giunta alla  9a edizione . L’importantissima  manifestazione  iniziata il 25 luglio  terminerà il  30 luglio 2023  a Bagheria presso Villa Cattolica sede del Museo Guttuso, ed ancora una volta offrirà il meglio della produzione internazionale di cinema d’animazione autoriale, per mostrare  la prolificità e vivacità di questa forma di cinema sempre più capace di essere veicolo e portatore di nuovi linguaggi artistici e narrativi.
In 6 giorni di festival saranno presentati 64 film in competizione – di cui 33 anteprime, tra nazionali e
internazionali – suddivisi in 5 sezioni per offrire un’ampia panoramica sulle varie declinazioni del settore dell’animazione, valorizzando autori e produzioni di alta qualità e dando ampio spazio alle cinematografie emergenti, alle produzioni indipendenti, ai film di difficile circuitazione, penalizzati dalle logiche di mercato della distribuzione cinematografica.

Di seguito il programma di oggi  venerdì 28 luglio 2023: 

La terza giornata di Animaphix – Nuovi Linguaggi Film Festival si apre alle ore 18 a Palazzo Corselli con l’aperitivo d’autore, nel corso del quale Andrea Martignoni, direttore artistico del Festival, sarà in dialogo con alcuni dei registi dei film in concorso e fuori concorso.
Alle ore 18.30 presso Villa Cattolica/Museo Guttuso spazio alla sezione dedicata ai più piccoli con il lungometraggio Metamorphosis di Michele Fasano (Italia 2022), ispirato a “La conferenza degli Uccelli” del poeta mistico persiano Farid al-Din ‘Attar, il film narra di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simurgh, che può dare tutte le risposte alle loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le 7 Valli. I più si perdono per strada, tranne i 4 di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani reali: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele).
Alle ore 21 presso l’Anfiteatro di Villa Cattolica/Museo Guttuso si proietta M (Canada 2009) e The Day is Listening (Canada 2013) di Félix Dufour-Laperrière, a cui segue il terzo blocco della competizione internazionale con Carrots Don’t Wait (Giappone 2023), della regista Lina Machida, in cui delle carote cercano di piantare ovunque i propri semi; Boundary (Corea 2023), cortometraggio di Hahyun So in cui diventa evidente che seguire gli altri sia la sola cosa che si possa fare; Modern History of Russia (Ucraina 2022) di Tanya Polianska, su cause ed effetti del conflitto ucraino; As a Man (India 2023) di Soumitra Ranade, che si rivolge direttamente agli uomini che abusano delle donne e cerca di indagare nelle loro menti; Aleph (Croazia 2023) di Slobodan Tomić, ispirato all’omonimo racconto breve di Borges; e The Waiting (Germania 2023) storia di Karen Lips, ricercatrice che vive da diversi anni in una minuscola baracca in Costa Rica per osservare le rane firmata da Volker Schlecht.
La giornata si chiude con la competizione nazionale in cui si presenta il lavoro di tre autrici siciliane: Primordial emesis (Italia 2022) delle palermitane Tiziana Napoli e Chiara Covello (laureate in animazione digitale all’Accademia di Belle Arti di Palermo), dove un essere divino si trova in uno spazio vuoto, oscuro e opprimente che fa nascere in lui uno stato tale di malessere da portarlo a vomitare. Dal suo vomito nasce una realtà a metà tra un sogno e un incubo, popolata da esseri mostruosi, al contempo vittime e carnefici della propria natura. Sarà la stessa divinità a cancellare infine la sua creazione, restando inconsapevole dei tormenti al suo interno; e Tree Story (Italia 2022) animazione video in stop motion della messinese Rita Casdia, dove la storia narrativa fa spazio a un regno di significato radicato in una complessa fonte emotiva. Figure antropomorfe e larve si muovono in uno scenario neutro abitato solo da minimi dettagli spaziali. Man mano che gli eventi si svolgono, sentiamo una strana incertezza e indeterminatezza. L’albero passa infine dall’essere un simbolo di vita e di generazione della natura a un’immagine di vitalità.
Si segnalano inoltre Danzamorfosi (2023), saggio di diploma di Irene Conti Mosca, Ilaria Perino, Anita Cisi e Isabella Pasqualetti (studentesse del Centro Sperimentale di Cinematografia Piemonte – Torino Animazione), che esplora le connessioni tra movimento, corpo ed emozione in quattro diverse sequenze e situazioni; e A Guerra Finita (Italia 2022) in cui Simone Massi, con uno stile duro che richiama l’insensibilità della guerra, fa un sunto perfetto della crudeltà da essa rappresentata.

ingresso gratuito con prenotazione
eventbrite.com/e/biglietti-animaphix-202:3-678042733067?aff=oddtdtcreator

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